Vanità.
Sono rientrato alle 4 di notte a casa. Ho cominciato a vedere questo film perché non avevo sonno, l’avvocato del diavolo.
Vanità.
Ora è cominciato tutto un turbinare di riflessioni e osservazioni e il meccanismo imponente dell’empatia ha mosso i propri passi inesorabili.
Vanità.
Cos’è la vanità e perché è un qualcosa di così fondamentale oggi? Perché vanità? Per sentirci gratificati, osservati, considerati, amati usando anche le armi più spregevoli.
Macchiarsi di peccato o di falsità. Vendere copiose parti di se stessi. Labile confine tra morale teorica e applicata. Perché tanti comportamenti, gesti e azioni che trovano tutto il loro compimento nella razionalità sanno essere a volte così complessi da mettere in atto. Vanità ed apparire, vanità e mostrarsi, vanità e scegliere, selezionare con finto disinteresse.
Vanità dell’essere, graduazioni più o meno pronunciate che misurano il valore di una persona.
Ma anche vanità veniale e vanità patologica. Ma anche dolce vanità e vanità violenta, rapace, assassina.
E’ così difficile far le cose per bene ed essere , semplicemente essere, fedeli e rispondere solo a se stessi? E’ così difficile celare un segreto ed è così difficile scindere il bisogno e la necessità di essere ascoltati dalla necessità di essere ammirati?
E in quanto esseri umani, dobbiamo vergognarci della indistruttibile tendenza alla vanità?
E cosa e come si può fare affinché questa non prevalga? E cosa possiamo desiderare?
E cosa c’è da rincorrere in fondo se non, spesso e volentieri una grama, forzata gratificazione che senza molta fatica riesce a trasformarsi in frustrazione?
Il segreto di una vita varia ma non vanitosa è essere fedeli a se stessi e lavorarci incessantemente, sempre, comunque. Non farsi porre da nessuno nella situazione di rincorrere quanto di camminare insieme. Credere, amare e vivere. Un celestiale esercizio di vita, di arte, di amore e di amicizia.
Vanità.
Quando pensi di aver fatto la cosa giusta la coscienza è sempre lì pronta a nuove, più complesse prove che questa spesso e volentieri non sa sopportare, affrontare, sconfiggere.
Un passo alla volta.
Tarare la coscienza, la verità, noi stessi e il nostro folle e veramente e unicamente nostro modo di vedere il mondo attraverso i nostri occhi.
Passo dopo passo, Vanità.
Vanità, passo dopo passo, noi.
1 commento
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settembre 6, 2012 a 11:27 am
ironiaprimaditutto
La vanità credo sia una caratteristica peculiare dell’essere umano…tutti lo sono, chi più e chi meno (e chi non vuole esserlo deve sforzarsi, deve chiedersi “come posso fare per non esserlo? come si fa??).
Il modo che uso per sfuggirne, o meglio per metterla un po’ da parte e riuscire a prendere le cose che mi riguardano meno sul serio, a prendere atto che siamo quasi 7miliardi di persone su questa terra e i riflettori non sono puntati solo su di me. Quando raggiungo un successo, poi, e meglio che non ci pensi troppo…il rischio di montarsi la testa è dietro l’angolo!
🙂